Il 2023 inizia con i prezzi di benzina e gasolio alle stelle. Dal 1° gennaio 2023, infatti, non è più prevista la riduzione delle accise (la misura approvata dal Governo Draghi e riproposta in forma ridimensionata dal nuovo Governo Meloni).
Per contrastare gli effetti di una situazione complessa che interessa famiglie e lavoratori, Il Consiglio dei ministri ha approvato il 10 gennaio un decreto-legge (Norme sulla trasparenza dei prezzi sui carburanti e sul rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del garante dei prezzi) che prevede, tra le altre misure, il rinnovo del “bonus benzina” per tutto il 2023.
Ma cosa prevede il Decreto? Questi i punti di maggiore rilevanza:
Obbligo di esporre il prezzo del carburante
I gestori delle stazioni di servizio hanno l’obbligo di comunicare giornalmente il prezzo praticato e il prezzo medio nazionale (d’ora in poi il Ministero delle Imprese e del Made in Italy calcolerà e pubblicherà quotidianamente il prezzo medio nazionale).
Controlli
Sono previste sanzioni in caso di violazione di tale pratica e in caso di recidiva si prevede la sospensione dell’attività dai 7 ai 40 giorni. I controlli saranno frequenti, grazie alla Guardia di Finanza, all’Antitrust e a un’apposita commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi, che servirà ald analizzare le cause delle alterazioni del mercato e a definire interventi urgenti.
Buoni benzina per il primo trimestre
Il decreto rinnova i Buoni Benzina per tutto il 2023, stabilendo che "il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente".
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