ll welfare aziendale segue una normativa ben delineata, basata su leggi e regolamenti che un’impresa deve conoscere nel dettaglio per dar vita a un piano di benefit adeguato.

Con welfare aziendale si intende quel sistema di contribuiti erogati sotto forma di servizi e bonus che le aziende mettono a disposizione dei propri dipendenti. Il piano di welfare aziendale serve a promuovere il benessere economico e sociale dei lavoratori e dei loro familiari, contribuendo a uno stile di vita più felice.

Il welfare, dunque, è una ricompensa che esula dalla retribuzione ordinaria. In quanto tale, presenta una normativa diversa, con altri sistemi di regolazione.

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Normativa welfare aziendale

Il punto di riferimento per l’erogazione dei benefit aziendali è il Tuir, il Testo unico delle imposte sui redditi, entrato in vigore nel 1986. Sulla base di questa legislazione, cosa prevede il welfare aziendale?Il Tuir definisce le categorie di servizi che possono essere erogati all’interno di un piano di welfare aziendale e il loro status fiscale, sia per i dipendenti che per le aziende. 

Il Tuir viene aggiornato e deve essere letto sempre secondo le nuove leggi di stabilità e le circolari dell’Agenzia delle entrate. Attraverso queste due fonti, infatti, vengono regolamentate le modalità di erogazione dei benefit. È importante ricordare che tutti i lavoratori di un’azienda possono accedere ai benefit aziendali. Per dirlo in modo ancora più preciso, tutti i dipendenti hanno diritto al welfare aziendale secondo le categorie omogenee a cui appartengono e con cui sono inquadrati. Ma i benefit possono essere estesi anche a liberi professionisti e collaboratori autonomi i quali abbiano un rapporto continuativo con l’azienda (ad esempio i contratti co.co.co). 

Welfare aziendale Tuir

Come detto, il principale strumento normativo dei piani di welfare aziendale è il Tuir. In particolare, tre articoli: il 12, il 51 e il 100

L’articolo 12 del Tuir stabilisce che i benefit aziendali  possono essere estesi anche ai familiari dei dipendenti. Nei familiari rientrano: coniuge (non separato), figli (anche adottati), genitori, fratelli e sorelle, suoceri. 

Nell’articolo 51 del Tuir, che fa capo ad un insieme di articoli compresi nella sezione IV, vengono definite le categorie di beni e servizi che possono rientrare nel piano di welfare aziendale, nonché l’inquadramento normativo del reddito e dei benefit del dipendente.  

Con l’articolo 100, invece, viene regolamentato il reddito delle imprese. I contributi welfare unilaterali on top sono deducibili al 100% fino all’importo massimo stabilito dal fringe benefit, che nel 2023 è tornato ad essere pari a 258,23€. Le spese possono diventare integralmente deducibili, pur superando tale importo, se rientrano all’interno di un accordo vincolante per l’impresa, dunque non più volontariamente sostenute e non più unilateralmente revocabili. 

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Modalità di erogazione

L’erogazione dei benefit aziendali viene stabilita nel comma 3-bis dell’articolo 51 del Tuir, secondo cui i servizi e i beni del piano di welfare vanno erogati sotto forma di documenti di legittimazione dal valore nominale, sia in formato cartaceo che elettronico. 

In altre parole, ai lavoratori viene erogato un voucher nominale, cioè spendibile solamente dalla loro persona, con il quale accedere alle prestazioni, ai servizi e ai beni indicati in tale documento. Il valore complessivo dei voucher può ammontare fino alla soglia del fringe benefit, stabilita a 258,53€ per il 2023. Superato questo importo, l’intera somma sarà soggetta a tassazione ordinaria. 

Vantaggi per l’azienda

Il vantaggio principale per l’azienda nel mettere a punto un piano di welfare aziendale è rappresentato proprio dalla tassazione. I benefit aziendali, infatti, non solo non costituiscono reddito imponibile a fini fiscali e previdenziali per i dipendenti, ma sono anche deducibili al 100% per le aziende, entro la soglia del fringe benefit. 

Questo significa che l’azienda può contribuire al benessere dei lavoratori, impegnandosi a garantire uno stile di vita migliore, costruendo un ambiente di lavoro più sereno e un forte senso di appartenenza. 

Tra i servizi welfare più richiesti, che un’azienda può mettere a disposizione per attrarre e mantenere le migliori risorse, ci sono sicuramente i premi immediati. Questi premi, chiamati anche bonus shopping, sono considerati un importante elemento di gratificazione dai lavoratori. Altri servizi di welfare molto apprezzati sono i buoni pasto e i bonus trasporti, benefit in grado di migliorare la routine lavorativa. 

l welfare aziendale segue una normativa ben delineata, basata su leggi e regolamenti che un’impresa deve conoscere nel dettaglio per dar vita a un piano di benefit adeguato.  

Con welfare aziendale si intende quel sistema di contribuiti erogati sotto forma di servizi e bonus che le aziende mettono a disposizione dei propri dipendenti. Il piano di welfare aziendale serve a promuovere il benessere economico e sociale dei lavoratori e dei loro familiari, contribuendo a uno stile di vita più felice.  

Il welfare, dunque, è una ricompensa che esula dalla retribuzione ordinaria. In quanto tale, presenta una normativa diversa, con altri sistemi di regolazione.