Si sente spesso parlare di welfare aziendale ma non sempre se ne conoscono i dettagli: quali sono i migliori benefit aziendali e cosa rientra nei fringe benefit? 

Sempre più spesso i lavoratori sono alla ricerca del cosiddetto work-life balance, il perfetto equilibrio tra vita privata e lavoro. Al di là della carriera e dell’azienda, quindi, la promessa di uno stile di vita soddisfacente è molto importante per i lavoratori. Ecco perché le aziende inseriscono piani di welfare aziendale: un sistema di benefit che migliora la qualità della vita dei lavoratori. 

Si tratta di una serie di “compensi accessori” che vanno ad aggiungersi al pacchetto retributivo. In questo modo, i lavoratori vedono aumentare il proprio potere di acquisto e ottengono una compensazione che presenta importanti vantaggi dal punto di vista fiscale

Quali sono i fringe benefit

I benefit aziendali possono essere i più vari, dai buoni acquisto al bonus carburante, fino al fringe benefit auto aziendale. All’interno dei fringe benefit, inoltre, rientrano anche sistemi di welfare come l’assistenza sanitaria e/o assicurativa, le stock option (ovvero l’acquisizione di quote societarie), alloggi e soluzioni abitative favorevoli. 

come funziona il fringe benefitcome funziona il fringe benefit

Come funziona il fringe benefit

Per la normativa del welfare aziendale bisogna attenersi agli articoli del Tuir, che vengono annualmente regolamentati dai Decreti di Stabilità e dalle Circolari dell’Agenzia delle entrate. Per il 2023, è stato stabilito un limite fringe per un importo di 258,23€. Questo significa che entro tale soglia, la quota erogata sarà completamente esentasse per il lavoratore. In altre parole, il dipendente riceverà una retribuzione netta dell’esatto importo del fringe benefit senza dover versare contributi o altre tassazioni. 

Il fringe benefit può anche non essere inserito all’interno del CCNL. In questo caso si parla di benefit unilaterali on top, per cui arbitrariamente il datore di lavoro decide di mettere a disposizione dei dipendenti determinati benefit. Nel caso di buoni welfare, per esempio, si tratterà di voucher cartacei o digitali ad personam che il lavoratore potrà poi spendere negli store convenzionati. 

quali sono i fringe benefitquali sono i fringe benefit

Quanto costa alle aziende

Se lato dipendenti è tutto chiaro, come funziona il fringe benefit per le aziende? L’inserimento dei fringe benefit, infatti, non è solo un’ottima risposta alla domanda “come far felici i dipendenti, ma comporta dei vantaggi anche all’impresa.  

Da un lato, infatti, i benefit aziendali aumentano e migliorano l’employer branding e la talent retention, aiutando le aziende ad attirare e trattenere le migliori risorse. Dall’altro, le aziende puntano sui benefit perché i buoni welfare convengono dal punto di vista fiscale, essendo interamente deducibili dal reddito di impresa e detassati dal punto di vista contributivo. La detassazione, come per i dipendenti, anche per le aziende è valida fino alla soglia massima di 258,23€.