Il limite fringe è il limite di spesa esentasse entro il quale il datore di lavoro deve restare nell’offrire a un dipendente uno o più benefit di tipo fringe.

I fringe benefit, definiti anche come “beni in natura”, sono servizi o dispositivi utili alla vita quotidiana e allo svolgimento della mansione del lavoratore dipendente. Sono parte integrante di quello che viene definito piano di Welfare aziendale.

Esempi di questo tipo di benefit sono l’auto, il computer o il telefono aziendali. Chi ne stabilisce il limite di spesa e perché? Cosa implica il superamento della soglia? Per scoprirlo, continua a leggere l’articolo.

Il limite fringe 2023

Il limite fringe è la soglia di non imponibilità fiscale stabilita per i benefit che il datore di lavoro privato può concedere ai suoi lavoratori subordinati nell’ambito delle politiche aziendali di Welfare, ovvero quelle politiche volte a facilitare la conciliazione fra vita privata e lavoro. Tale soglia non è uguale per tutti i lavoratori ma si differenzia in base alla presenza o meno di figli a carico.

Limite riservato a lavoratori con figli a carico

L’art. 40 del Decreto Lavoro n. 48/2023, entrato in vigore il 5 maggio di quest’anno, stabilisce un aumento della soglia dei fringe benefit per i dipendenti con figli a carico (compresi i figli riconosciuti nati fuori dal matrimonio e i figli adottivi o affidati che sono fiscalmente a carico). Per questa categoria di lavoratori, infatti, la soglia stabilita è più alta rispetto a quella prevista per i lavoratori senza figli a carico. Tale limite ammonta a 3.000 euro annui, anche ad personam. In questo limite rientrano anche le somme erogate per il saldo di utenze domestiche come energia elettrica, gas naturale e acqua.

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Cosa deve fare il dipendente per avere accesso al benefit

Il lavoratore che vorrà fruire del bonus di 3.000 euro dovrà presentare una dichiarazione in cui afferma di averne diritto al datore di lavoro, indicando il codice fiscale di ciascun figlio a carico. Il datore di lavoro, dal canto suo, non dovrà fare nessuna ulteriore verifica per applicare la maggiorazione, sarà sufficiente la dichiarazione presentata dal lavoratore.

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Limite riservato a lavoratori senza figli a carico

La soglia di non imponibilità per i lavoratori dipendenti senza figli è pari a 258,23 euro annui. Tale limite è previsto dall’ art. 51 comma 3 del TUIR.

Cumulabilità con altri benefit

Non tutto rientra nei fringe benefit. Infatti, le soglie fin qui descritte non riguardano altri tipi di benefit a disposizione delle imprese, da destinare alla platea dei dipendenti, come per esempio il bonus carburante. Per questi ultimi, infatti, sono previsti limiti autonomi (200 euro annui ad personam).

A tal proposito, l’Agenzia delle Entrate precisa, con la circolare n. 27/2022, che è fondamentale rendicontare l’erogazione dei fringe benefit e dei buoni carburante in modo separato.